Lo studio legale Cerulli Arena ha una grandissima esperienza nel riconoscimento giudiziario della cittadinanza italiana per via materna.
La legge di cittadinanza di 1912 non consente alle donne italiane trasmettere la cittadinanza italiana; di conseguenza, i loro discendenti non possono richiedere il riconoscimento della cittadinanza per via amministrativa. In questi casi, le persone interessate in ottenere la cittadinanza, devono realizzare il giudizio in Italia.
Con l’entrata in vigore della Costituzione Italiana del 1948, che rende pari i diritti fra uomini e donne, le persone nate all’estero dopo il 1948, di madre italiana o discendenti di una persona italiana, possono chiedere la cittadinanza italiana per via amministrativa.
La nuova norma, purtroppo, non é retroattiva e perció non si applica alle persone nate prima del 01/01/1948.
In questi casi, le persone interessate a ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana devono fare un giudizio in Italia.
Come in tutti i giudizi, l’avvocato prepara la documentazione composta dalla domanda e dai documenti che accerti il vincolo tra la persona che é nata in Italia e i richiedenti.
Presenta la documentazione presso i tribunali italiani e le si da un numero, il quale viene dato al cliente, affinché possa seguire il suo caso on-line.
Il presidente del tribunale assegna un giudice alla causa, questo ci puó mettere qualche tempo.
Il giudice assegnato fissa una data perché l’avvocato si presenti in udienza.
Dopo l’udienza, il Giudice pronuncia sentenza che l’avvocato invia al cliente, affinché controlli che non ci siano errori materiali.
Se tutto é in ordine, si notifica la sentenza, passati i termini della legge, la sentenza finalmente passa in giudicato
Una volta che la sentenza é passata in giudicato, l’avvocato richiede la sentenza e ritira i documenti originali, che ha presento opportunamente.
L’avvocato notifica la sentenza ai Consolati competenti riguardo all’indirizzo dei domandanti.
S’invia la sentenza passata in giudicato e i documenti al cliente e il medesimo si deve recare al Consolato competente per fare trascrivere la sentenza, i documenti e il cliente puó chiedere il passaporto italiano.
In 2009, una sentenza della Corte de Cassazione ha dichiarato che é discriminatorio che le donne non possano trasmettere la cittadinanza italiana ai suoi discendenti: per tanto, centinaia di persone hanno avuto il riconoscimento della cittadinanza italiana per via materna, cercando un’ azione legale, basandosi in questo precedente.
Lo studio assiste i suoi clienti nel processo di
- Preparazione e studio preliminare dell’attivitá di ricerca di documenti nei paesi dove sono stati emessi, che evita spese inutili.al cliente
- Ricerca e ottenimento dei documenti legali.
- Traduzione, giuramento e/o legalizazioni necessarie dei documenti che saranno presentati innanzi ai tribunali.
- Fase processuale, presentazione della domanda, udienze fino ad arrivare alla sentenza definitiva. Causa per cui é obbligatoria l’assistenza di un avvocato iscritto presso l’Ordine degli Avvocati in Italia. É un giudizio sommario contenzioso contro il Ministero dell’Interno italiano.
- Trascrizione della sentenza e riconoscimento della cittadinanza.
In nessuna delle fasi prima descritte, c’é bisogno della presenza fisica in Italia degl’interessati; lo studio si occupa direttamente o attraverso i suoi collaboratori internazionali di tutto il processo.
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